uno sfondo bianco con alcune linee su di esso

Porto Rafael, il sogno

Pochi luoghi al mondo offrono a colpo d’occhio una visione naturalistica di tale forza e intensità, le stesse che agli inizi degli anni 60, a seguito a una visione avuta in sogno, hanno spinto Rafael Neville, conte di Berlanga, a costruire in questo luogo il borgo che oggi porta il suo nome. Anche Guido Piovene, di famiglia nobile come Rafael, ma soprattutto noto romanziere e giornalista autore del celeberrimo “Viaggio in Italia”, a cavallo degli stessi anni aveva scritto della Sardegna: “Lo strano è proprio che un paese di roccia, anziché dare il senso della realtà, sembri fatto col tessuto impalpabile delle immaginazioni”, a conferma di una suggestione che l’isola ha evocato in molti, di certo nelle anime più sensibili. In fondo, cosa assomiglia ai sogni più dell’immaginazione?


Che Porto Rafael sia nato da un’ispirazione onirica è del tutto credibile, vista l’atmosfera incantata che ancora oggi si respira e la particolarità della sua storia: da subito meta vacanziera di personaggi dello spettacolo, artisti, industriali e nobili provenienti da ogni dove, Porto Rafael mantiene ancora oggi lo spirito visionario e aristocratico del suo fondatore, garantendo ai suoi ospiti esclusività e discrezione in una cornice paesaggistica di rara bellezza.

Sbarcato in Sardegna a metà degli anni 60, più o meno nello stesso periodo in cui l'Aga Khan cominciava la costruzione della Costa Smeralda, Rafael, figlio del produttore di alcuni dei più celebri film di Charlie Chaplin, è stato per lunghissimo tempo uno degli animatori delle feste e dei parties che i vip tenevano in questa parte dell'isola. In luglio e in agosto, nell' eremo suggestivo di Porto Rafael, si sono dati appuntamento per anni tanti personaggi del jet set, molti dei quali hanno poi acquistato proprio qui le loro residenze estive. Eclettico, estroverso, pronto a qualsiasi avventura, per il suo compleanno Rafael apriva a tutti le porte della sua villa e faceva allestire a festa la vicina piazzetta per centinaia di persone.


Vi si recavano in tanti, ragazzi e ragazze che passavano le ferie tra Santa Teresa di Gallura e Palau, a cui poteva accadere di brindare con la marchesa Dufferin and Ava o di essere serviti di pasta al forno da una discendente di Casa Savoia. Le cronache di allora infatti riportano la presenza di celebrità come Shirley Douglas, Philippa Davenport, Harvey e Mary Rose Renton, la contessa Be Larisch, Alessandra di Kent con il marito Angus Ogilvy, l’Hon. Peter Ward figlio del conte di Dudley, Sir Alan Chobham, “Merrie” Andrew, Gilda Bujalski, Lady Cadogan, Billie Hamilton, Alfonso di Savoia con la moglie Sveva Colonna, Maria Visconti sorella del regista Luchino, la famiglia Crespi, Leslie Caron e molti altri anche più recenti, che volutamente sfuggono all’appello per riservatezza.

Rafael aveva la capacità di amalgamare le provenienze e i ceti più eterogenei, senza alcuna retorica o paternalismo: circondato dai suoi invitati disparati e bizzarri, probabilmente sentiva rafforzare i suoi ideali più profondi, quel senso di fratellanza umana tipico degli animi apolidi, per i quali la nobiltà è sinonimo di grandi vedute. Probabilmente quei festeggiamenti corrispondevano al sogno di vedere prima o poi un mondo giusto, senza disuguaglianze, capace di accogliere ogni individuo, riconoscendo di ognuno unicità e bellezza. Ci piace immaginare che durante le feste in piazzetta Rafael ogni tanto si allontanasse per andare in riva del mare e guardare da lontano i suoi ospiti vestiti di bianco ridere e parlare.


A lui toccavano pensieri più malinconici, ombre che ricacciava subito indietro e che probabilmente non riusciva a condividere con nessuno. In quei minuti forse provava un senso di solitudine, o gli venivano meno le forze, anche quelle necessarie per credere nel suo stesso motto: “Sognare è vivere”. Poi qualcuno si accorgeva di lui nascosto nella notte e lo chiamava a gran voce, reclamava che si unisse agli altri. Rafael all’improvviso sorrideva, quasi squarciando il buio col suo ritrovato buonumore, e come un vecchio regnante chiamato alle sue responsabilità, tornava a ballare fino al mattino, promettendo la felicità a tutti.

15 mag, 2023
Nel 1960, quando Rafael pone la prima pietra del villaggio che porterà il suo nome, la televisione italiana trasmette su un unico canale, il primo, appunto. Nel 1961 iniziano le trasmissioni del secondo, seguite a brevissimo dall’inaugurazione della Televisione Svizzera Italiana. Dal 1971, invece, essere al passo coi tempi significa ricevere sul proprio apparecchio il primo, il secondo, la Svizzera e Capodistria, rigorosamente elencati in quest’ordine.
Autore: Danielle Sassoon 25 apr, 2023
Porto Rafael, un colpo di testa
Autore: Danielle Sassoon 20 mar, 2023
Se dopo un’intensa giornata di mare vi prendesse la nostalgia della vecchia cascina in centro Italia dove passavate i mesi estivi, e aveste voglia di sorseggiare quell’ottimo vino che si procurava vostro nonno e che non siete mai più riusciti a bere altrove; se proprio oggi dareste qualsiasi cosa pur di starvene seduti ancora sotto ai fichi a sentire gli aneddoti sulla vostra famiglia raccontati dal fattore, sempre uguali e ripetuti centinaia di volte; se insomma barattereste il tramonto perfetto di adesso davanti alla veranda di Villa Aidan con una versione del sole meno performante, preferendo quando si intreccia alle fronde degli alberi e si infrange dietro alle colline, sprigionando crepuscoli lunghi e ombrosi; ebbene, anche se ne avreste tutte le ragioni, non abbandonate l’isola.
Autore: Danielle Sassoon 17 feb, 2023
Succede non di frequente, ma succede, che a Porto Rafael ci si lamenti dei sardi, accusati per ogni intoppo di natura vacanziera o pratica, e le due cose spesso coincidono. I proprietari e gli affittuari che si incontrano saltuariamente al market - uno dei negozi meglio riforniti della zona, con una selezione eccellente di prodotti rivolti a clienti italiani e stranieri - si scambiano sguardi complici e mezze parole dandosi subito appuntamento all’Harry’s Bar, per parlare liberamente lontano dalle orecchie indiscrete di Grazietta, Ilaria e Giulia, troppo coinvolte sull’argomento e quindi di parte. Finita la spesa, mentre proprio Ilaria ha finito di consigliare in inglese una signora incerta sull’olio migliore da comperare, ecco che a gruppetti di due o tre si guadagna l’uscita per ordinare il sospirato cappuccino di metà mattina a Diego, su cui ci sarebbe altrettanto da dire, ma è romano, e per il momento sarà risparmiato.
Autore: Danielle Sassoon 03 gen, 2023
Se anche voi siete stati redarguiti per tutta la vita a non avere “la testa per aria”, esortati al contrario a restare sempre bene piantati al suolo e a camminare spediti verso gli obiettivi che si raggiungono solo con le scarpe ai piedi, a Porto Rafael potrete finalmente liberarvi dalle zavorre e sollevarvi da terra piano piano, mentre sopra e sotto di voi si spalanca un panorama inaspettato di vita, forme e colori. A pochi centimetri da terra, quando avrete appena dato inizio alla vostra timida ascensione, felici come bambini che disobbediscono a severi precettori, è probabile che manchiate per un soffio la testa di un cormorano spuntato dal mare, con un piccolo pescetto nel becco, prima di riprendere il suo volo teso a filo d’acqua.
Autore: Danielle Sassoon 15 dic, 2022
Se soffrite di talassofobia e per questo motivo rifuggite con orrore le mete turistiche di mare (tra cui a maggior ragione tutte le isole compresa la Sardegna), ma tuttavia non disdegnate l’idea di rinfrescarvi nelle giornate estive più torride, da Porto Rafael potete intraprendere un’escursione ritemprante lungo i sentieri e le anse d’acqua dolce, in un reticolo inaspettato di benessere sensoriale che lambisce tutto il territorio. Esistono infatti oltre novanta corsi d’acqua che attraversano la Sardegna, di cui i più noti per estensione sono il fiume Tirso, il Flumendosa, il Coghinas, il Cedrino e il Taloro.
Cenare fuori a Porto Rafael
Autore: Danielle Sassoon 25 feb, 2020
Uscire a cena a porto Rafael è una piacevole alternativa alle cene in casa, da dove in realtà si ha difficilmente voglia di uscire ...
Questa non è la Costa Smeralda
Autore: Danielle Sassoon 25 feb, 2020
Porto Rafalel, l'Altra Costa
Cosa fare a Porto Rafael
Autore: Danielle Sassoon 24 gen, 2020
A chi si chiede cosa fare a Porto Rafael, la risposta potrebbe anche essere: niente. Svegliarsi a Porto Rafael al mattino, aprire gli occhi con il sole che sorge proprio di fronte e scalda lentamente lo stupefacente panorama dell’Arcipelago della Maddalena con qualche barca a vela che fende il mare da lontano; volgere lo sguardo sulle rocce di granito scolpite dal vento che emergono come animali preistorici dentro la macchia mediterranea; magari bere il primo caffè della giornata, seduti in silenzio sotto una pergola, può essere più che sufficiente.
Porto Rafael, appunti di viaggio
Autore: Danielle Sassoon 24 gen, 2020
Qualche suggerimento per perlustrare un po’ la zona o partecipare agli eventi più caratteristici di Porto Rafael: prendete nota.
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